MALATTIA, GUERRA, CARESTIA, SIAMO A UN PASSO DAL PUNTO DI NON RITORNO

Non possiamo permetterci un’altra guerra, sarebbe la fine della civiltà umana su questo pianeta, sarebbe lo sterminio dell’umanità, degli animali, di ogni forma di vita. La terza guerra mondiale, anche combattuta a bassa intensità, distruggerebbe il già fragile ecosistema, non vedremo più questo pianeta per come è oggi, le armi nucleari sono già in grado di distruggere il pianeta diverse decine di volte, questa è la follia dell’Uomo automatico, inconsapevole e vittima della propria ipnosi.
La guerra è da sempre prerogativa dell’uomo automatico, egoico e narcisista. L’uomo “vecchio”, quell’uomo che distrugge inconsapevolmente se stesso e ciò che lo circonda, che promuove ideologie e identificazioni di ogni sorta, indifferente al bene comune, senza alcuna visione, senza alcuna prospettiva che la propria allucinazione.
Questi uomini oggi hanno le armi atomiche, questi uomini che dovremmo iniziare a definire “ominidi”, sono presi dalle loro allucinazioni, li vediamo salire alla ribalta in ogni parte del mondo, essi cercano la guerra e vogliono sempre più armi e sempre più letali e distruttive, si riconoscono perché sono divisivi e retrogradi.
Da sempre però, l’umanità ha prodotto anche uomini e donne sani di mente che hanno cercato e compreso che l’unica maniera per fermare l’autodistruzione sia l’evoluzione interiore degli esseri umani.
Questi OMINIDI devono essere messi in condizione di non nuocere, l’Uomo “nuovo” che adesso pare inerme di fronte alla follia e privo di risorse deve nascere in noi e attivare le capacità e le forze positive dell’umanità per perseguire uno scopo fondamentale: Fermare ad ogni costo la guerra e denuclearizzare al più presto il pianeta. Cessare ogni ostilità e ricondurre ogni popolazione sul pianeta alla propria autodeterminazione e libertà, formare davvero un mondo unito, non solo per una questione etica ma per la sopravvivenza.
Se vogliamo sopravvivere, è fondamentale far nascere in noi un essere umano evoluto.
Chi è in grado di pensare e vedere, in ogni parte del mondo si unisca per un unico obbiettivo, con un’unica voce, con la forza delle moltitudini che devono governare i governi e dire: “Basta alla guerra, basta alla follia degli armamenti, adesso è il momento di lavorare al bene comune”.

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