NECESSARIO STATO DI VEGLIA!

In questo viaggio esplorativo dell’essere, ci troviamo di fronte a un paradosso fondamentale della condizione umana: la ricerca esterna di ciò che è intrinsecamente interno. L’uomo, nella sua incessante quête di amore, affetto, riconoscimento e fiducia, si avventura in un labirinto di esperienze esteriori, spesso ignorando la fonte primaria di tutto ciò che cerca: il suo interno.
Il potere su se stessi, o la mancanza di esso, si rivela essere il nucleo di questa esplorazione. Vivere senza la consapevolezza di sé significa essere sospinti dalle onde degli eventi, senza mai afferrare il timone della propria esistenza. Questa condizione non solo priva l’individuo della capacità di navigare consapevolmente attraverso la vita, ma lo relega anche in uno stato di dipendenza dagli eventi esterni, percependo ogni accadimento come un frammento di un caos incomprensibile.
La crescita interiore, quindi, diventa un viaggio di riscoperta, un processo attraverso il quale l’individuo inizia a percepire la ricchezza del proprio mondo interiore. Questo viaggio non è senza ostacoli, poiché richiede un’osservazione attenta e onesta di sé stessi, una pratica che molti trovano difficile. La tendenza a evitare l’introspezione e a cercare risposte al di fuori di sé è radicata in una comprensione limitata della natura umana, che vede il pensiero razionale come l’unica guida affidabile attraverso la vita.
Così, è nell’ascolto dell’intelligenza dell’emozione che l’individuo inizia a comprendere la complessità del proprio essere. Le emozioni, lungi dall’essere meri disturbi irrazionali, portano in sé una saggezza profonda, capace di guidare l’individuo verso scelte più consapevoli e verso una maggiore comprensione di sé. Accogliere questa dimensione emotiva richiede coraggio e apertura, qualità che si sviluppano con la pratica e la pazienza.
In questa ricerca interiore, l’individuo scopre che ciò che cerca all’esterno è, in realtà, un riflesso di ciò che ha costruito all’interno. L’amore, l’affetto, il riconoscimento e la fiducia non sono entità da acquisire, ma piuttosto qualità da coltivare nel giardino della propria anima. Questa realizzazione porta con sé una profonda trasformazione: l’individuo non è più un cercatore esterno, ma diventa un creatore del proprio destino, capace di influenzare il proprio mondo esterno attraverso il lavoro interiore.
La vera potenza risiede nella conoscenza e accettazione di sé, nel riconoscimento che la chiave per una vita piena e ricca risiede non nell’esterno, ma nel profondo labirinto interiore dell’anima. Solo attraverso questo viaggio di autoconsapevolezza l’individuo può sperare di esercitare un vero potere su se stesso, trasformando la propria esistenza in un’opera d’arte personale, unica e in continuo divenire.
Sauro Tronconi

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