Sauro Tronconi, filosofo e scrittore, elabora con precisione l’immagine dell’uomo che dorme, persino quando sembra sveglio. È l’Uomo automatico, l’Uomo vecchio, che si trova nel limbo di un sogno costante, una realtà velata e distorta dai desideri e dalle aspettative, un individuo assente da se stesso, vittima di ogni malia e induzione esterna.
“La mente dell’uomo, perpetuamente immersa nel sonno, produce sogni come un caleidoscopio, anche quando gli occhi sono aperti. Questo stato quotidiano di veglia è in realtà un sonno di veglia, uno stato semi-onirico, ipnotico, in cui l’uomo è solo parzialmente cosciente. Anche quando tentiamo di mantenere gli occhi aperti, i sogni arrivano, collegandosi a dettagli casuali e ricordi, e ci perdiamo in essi.
Non possiamo affermare che l’uomo in questo stato sia veramente sveglio, poiché rimane fortemente influenzato dai sogni, vivendo più nei sogni che nella realtà. Il sonno non si dissolve quando l’uomo si sveglia. I sogni diventano invisibili, ma rimangono presenti e spesso esercitano un’influenza su pensieri, sentimenti e azioni, un’influenza che può prevalere persino su quella delle reali percezioni del momento.
La vita umana è piena di assurdità e contraddizioni, che trovano spiegazione se comprendiamo che gli uomini vivono nel sonno, agiscono nel sonno e non sanno di dormire. Le scelte e i ricordi sono contaminati da questo stato semi-onirico, producendo un circolo vizioso di informazioni falsate che influenzano le decisioni future.
Nonostante la realtà continui a darci richiami, producendo attriti e crisi, spesso torniamo all’automatismo della normalità senza investire energie nel mantenere uno stato di risveglio. Ma come dicevano gli antichi Dervisci, “un uomo tenta di svegliarsi solo quando si rende conto di dormire”. È quindi fondamentale conoscere se stessi, osservare obiettivamente se stessi per innescare un circolo virtuoso di autorealizzazione e risveglio.
L’Uomo vecchio e retrogrado, l’Uomo automatico, deve lasciare il posto a un essere umano nuovo, un essere che riconosce il proprio stato di sonno e si sforza di risvegliarsi. Solo attraverso questo risveglio si può realizzare una vera trasformazione.”
Sauro Tronconi